sabato 20 maggio 2017

Inside Za'atari | Starting over


Wonderwall Entertainment, Vitala Festival & Teatro SanGenesio
in collaborazione con Goethe-Institut
presentano

Mostra di illustrazioni & fotografia

illustrazioni di Fabio Barilari

Inaugurazione 27.05.17 | 19.30 - 23.00

Una mostra dedicata a raccontare alcune delle storie raccolte nel campo profughi di Za’atari, con il fine di documentarle, di sensibilizzare e diffondere conoscenza su questa realtà.
Il campo di Za’atari in Giordania, vicino al confine con la Siria, ha aperto nell’Agosto del 2012 ed ha accolto, ad oggi, fino a 156,000 rifugiati, arrivando ad essere, di fatto, la 4° città più grande della Giordania. 
Attualmente conta 80,000 persone di cui oltre la metà sono minorenni. 
La mostra, in parte presenta una selezione di fotografie della fotografa documentarista Agnes Montanari e dei suoi studenti di Za’atari, ovvero i giovani e aspiranti fotografi, ragazzi e ragazze che ha conosciuto e che hanno seguito le sue lezioni. 
In altra parte, presenta le illustrazioni di Fabio Barilari, che collabora da tempo con Agnes sul progetto congiunto di documentare le storie di questi ragazzi rifugiati, attraverso la combinazione di illustrazioni e fotografie. 

© Fabio Barilari - Repubblica.it

"I had arrived in Jordan in August 2012, at the same time the Za’atari camp opened. After spending a few months getting to know the country and people, I contacted Save the Children in Jordan to propose teaching photography in the camp. The project was accepted.
It is important for me, as I think of photography as not only a means of communication but also as a way to restore the confidence that children have in themselves. It gives them a chance to move beyond the idea that they’re victims.
From a therapeutic point of view, photography allows them to replace images of trauma with other positive images they create themselves (we all remember things, events visually, in our mind). It is also easier to express yourself if you do not have to use words, which can be far more difficult than taking a photograph."


© Narima - Repubblica.it
Facebook - Inside Za'atari

INGRESSO ALLA MOSTRA GRATUITO - La mostra rimarrà allestita dal 27 Maggio al 8 Giugno 2017 e sarà visitabile nelle ore pomeridiane, previo appuntamento o contestualmente ai prossimi eventi in programma presso il Teatro. 

Per Info: 347-8248661; wonderwallenter@gmail.com 

Za'atari

giovedì 18 maggio 2017

Chris Cornell



Alcune riflessioni in ordine sparso...

Stanotte è morto Chris Cornell.
Ieri sera al bar stavano trasmettendo una selezione di brani dai Nirvana e l'ultimo brano prima che uscissimo era dei Soundgarden, il gruppo di cui era leader, voce, compositore e chitarrista.

I Soundgarden, insieme a Pearl Jam e Nirvana venivano tutti dalla scena rock di Seattle: sono stati il Grunge. Hanno rappresentato la rinascita della musica di qualità, negli anni 90, dopo 10 anni di plastica, unendo insieme rock, punk, metal e impegno civile.

Eddie Vedder e Chris Cornell erano talmente affini che ne nacque l'esperienza dei Temple of the Dog, con un brano, in particolare, "Hunger Strike", che è semplicemente bellissimo.

In Hunger Strike si alternavano le loro due voci splendide.
Perchè Chris Cornell aveva una voce di quelle che ne nasce una ogni cento anni, con un range che prendeva quasi 4 ottave.

Dopo l'esperienza dei Soundgarden, ha formato gli Audioslave, con i tre quarti dei Range Against the Machine. Senza sosta.

Per questi motivi, quando penso alla musica prodotta negli anni 80 non posso non confrontarla con quella dei decenni precedenti e quella dei gruppi successivi e pensare a quanta robaccia sia stata prodotta in quel decennio.

Con questo tipo di musica, Cornell è stato nominato a 14 Grammy Awards in un'epoca epoca fatta di Rihanna, Boy-bands e un'infinità di altri prodotti costruiti ad arte.

Insomma, ieri sera è morto Chris Cornell e aveva 52 anni.
E spero non bannino questo brano bellissimo...